Domande frequenti

Che cos’è l’agopuntura?

E’ una metodica terapeutica che consiste nella infissione di un certo numero di sottilissimi aghi metallici sterili monouso in determinati punti cutanei e nella stimolazione delle zone interessate.

Come agisce l'agopuntura?

Agisce attivando numerosi meccanismi nervosi e bioumorali (endorfine, serotonina, ormoni) per riequilibrare quelle funzioni alterate dell’organismo che stanno alla base della malattia.

Questi sono i principali effetti terapeutici dell’agopuntura dimostrati sperimentalmente:
– Antidolorifico
– Antispastico, antidistonico e decontratturante sulla muscolatura liscia e striata.
– Antiinfiammatorio
– Trofico e vasomodualatore
– Immunomodulatore
– Regolatore dell’omeostasi e della funzione endocrina
– Sedativo, antidepressivo e ansiolitico

Per una descrizione dettagliata degli effetti e dei meccanismi di azione dell’agopuntura è possibile consultare il seguente testo, pubblicato a cura della F.I.S.A., Federazione Italiana delle Società di Agopuntura:
Agopuntura – evidenze cliniche e sperimentali, aspetti legislativi e diffusione in Italia Allais GB, Giovanardi C, Pulcri R, Quirico PE, Romoli M, Sotte L CEA – Casa Editice Ambrosiana, Milano: 2000. www.ceaedizioni.it

L'agopuntura tratta solo i sintomi?

L’agopuntura non si limita ad eliminare il sintomo, ma, proprio perché agisce sui meccanismi alterati dell’organismo, produce, nei campi che le competono, un’autentica azione curativa.

Quali sono i vantaggi di un trattamento con agopuntura?

La scelta di rivolgersi ad un trattamento con agopuntura non deve essere “ideologica”, ma deve fondare le sue motivazioni sui principi dell’efficacia e della non tossicità che ha l’agopuntura.

L’agopuntura dà la possibilità di non utilizzare i farmaci o ridurne il dosaggio quando questi non possono essere completamente eliminati. Questo significa eliminare o ridurre gli effetti collaterali e la tossicità dei farmaci. Quindi qualora ve ne siano le indicazioni il trattamento con agopuntura dovrebbe rappresentare la prima scelta di terapia, in particolare in alcune circostanze quali ad es. la gravidanza, oppure in patologie quali la cefalea cronica dove l’abuso di analgesici è frequente ed è causa di cronicizzazione del dolore.

Quali sono i limiti dell'agopuntura?

Occorre essere consapevoli che l’agopuntura non è una terapia miracolosa per tutti i mali, ma rappresenta un’ottima terapia per molte patologie.

In generale non rientrano nei campi di applicazione dell’agopuntura tutte le patologie infettive e quelle di pertinenza chirurgica.

Come si svolge la visita da parte del medico agopuntore?

La prima visita presso un medico agopuntore è simile a quella praticata da qualsiasi altro specialista. Il medico agopuntore valuta i sintomi, i segni e la storia clinica del paziente. Valuta gli esami di laboratorio e quelli strumentali diagnostici e se necessario approfondire il quadro ne fa richiesta di ulteriori. Grande attenzione viene data alle abitudini di vita e ad alcuni aspetti della semeiotica cinese quali l’esame della lingua (valutazione del colore del corpo e della patina linguale) e delle caratteristiche del polso radiale (frequenza, caratteristiche della pulsazione). A tale scopo si consiglia ai pazienti di non assumere caffè o cibi che possano alterare il colore della lingua nelle ore antecedenti la consultazione. Al termine della visita viene impostata la terapia in base al quadro clinico di ogni singolo paziente e si procede all’esecuzione del trattamento di agopuntura.

Come si svolge una seduta di agopuntura? Quanti aghi vengono usati? E’ doloroso?

L’agopuntura consiste nell’infissione di sottilissimi aghi sterili in particolari punti cutanei del corpo. Il paziente si spoglia e si posiziona sul lettino generalmente sdraiato (supino o prono). Il medico agopuntore individua con precisione la localizzazione anatomica dei punti e dopo la disinfezione della cute esegue l’infissione e la stimolazione degli aghi. Normalmente l’infissione non è particolarmente dolorosa, tanto è vero che anche i bambini all’età di 7-9 anni possono già sottoporsi a tale tipo di trattamento. Gli aghi rimangono infissi mediamente 20-25 minuti (salvo casi particolari). Durante tale periodo il paziente avverte un piacevole e profondo senso di rilassamento.

La scelta del numero, del tipo di aghi e della stimolazione nel corso della seduta di agopuntura è a discrezione del medico. Questi parametri dipendono dalla patologia (acuta o cronica) e dalle caratteristiche del paziente. In linea di massima si può affermare che nelle patologie muscolo-scheletriche si impiega un maggior numero di aghi (da 10 a 20) mentre nelle patologie internistiche normalmente si utilizzano da 10 a 15 aghi.

L’inserzione dell’ago, quando praticata correttamente, è modicamente o per nulla dolorosa. Gli aghi impiegati sono di acciaio e con il manico in rame, non sono cavi e hanno un diametro di pochi decimi di millimetro (0,25 mm – 0,30 mm) e la loro lunghezza varia dalle zone del corpo da stimolare e dalla corporatura del paziente. In genere si va dai pochi millimetri dei punti cutanei presenti alle estremità (Es.: cranio, polso, caviglia) ad alcuni centimetri in punti cutanei distribuiti su zone con grossi gruppi muscolari (Es.: glutei).

La distribuzione degli aghi sul corpo non è strettamente legata alle zone colpite dal dolore, per cui ad es. in caso di una cefalea, gli aghi non vengono posizionati solo sulla testa ma anche sugli arti superiori e inferiori. E’ questa una caratteristica dell’agopuntura che spesso sorprende il paziente il quale deve essere consapevole che tale distribuzione risponde a precisi e documentati dettami neuro-fisiologici.

Quante sedute sono necessarie per avere un beneficio?

Il numero e il ritmo delle sedute variano a seconda della patologia trattata e della risposta individuale del paziente. La prima differenza è nella cura delle patologie acute e croniche. Le patologie acute hanno bisogno di poche sedute ravvicinate (2-3 alla settimana) mentre le patologie croniche necessitano di un maggior numero di sedute distanziate nel tempo (1 alla settimana). In genere nelle patologie croniche segni di miglioramento si possono riscontrare entro la 5°-6° seduta. Sempre nelle patologie croniche per stabilizzare i risultati vengono eseguite “sedute di mantenimento” distanziate nel tempo il cui numero e ritmo sono stabilite dal medico agopuntore.

Posso continuare ad assumere i miei farmaci durante il trattamento con agopuntura?

Accade spesso che il paziente affronti un ciclo di sedute di agopuntura nel corso di un trattamento farmacologico. Non vi è nessuna incompatibilità in quanto con l’agopuntura non si introducono sostanze chimiche. È comunque opportuno che il paziente informi il proprio medico agopuntore circa i farmaci che sta assumendo: sarà l’agopuntore, in collaborazione con il medico curante, a valutare l’opportunità di sospendere o ridurre la posologia.

C’è il rischio di contrarre malattie dagli aghi?

Gli aghi che il medico agopuntore impiega nella sua pratica quotidiana sono sterili e monouso, per cui non vi è nessun rischio di trasmissione di malattia attraverso gli aghi di agopuntura.

Cosa sono l’elettroagopuntura, la moxibustione e la coppettazione?

L’applicazione di correnti elettriche (elettroagopuntura) o di fonti di calore agli aghi e ai punti cutanei (moxibustione) rientrano nelle metodiche utilizzate dai medici agopuntori, mirate anch’esse a provocare una stimolazione del punto di agopuntura.

A titolo esemplificativo, la moxibustione è utilizzata nella malposizione fetale (presentazione podalica del feto) per cercare di ristabilire la corretta posizione cefalica del feto evitando così il parto cesareo.

La coppettazione (o cupping) è una tecnica della medicina tradizionale cinese ma ormai diffusa sempre più anche in Occidente e apprezzata soprattutto da chi svolge attività sportiva. Prende il nome dallo strumento principale di cui si serve, ovvero delle piccole coppette (che possono essere di vetro, bambù, ceramica o plastica) che vanno applicate con cura su alcune parti del corpo con funzione di ventosa in modo da stimolare la circolazione sanguigna e linfatica.

L’agopuntura funziona solo “per chi ci crede” (effetto placebo)?

Per quanto qualunque intervento terapeutico, anche di tipo farmacologico, ha un effetto maggiore se il paziente è motivato e ha un buon rapporto con il proprio medico, l’effetto dell’agopuntura non è dovuto a suggestione. Ad oggi sono oltre 20.000 i lavori sperimentali e scientifici pubblicati e presenti nella banca dati di Medline http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez, la più accreditata nel mondo occidentale, che testimoniano gli effetti terapeutici ed i meccanismi d’azione dell’agopuntura. Quindi non è vero che non esistono prove scientifiche che attestino e giustifichino l’efficacia e l’utilizzo dell’agopuntura.

Infine è da ricordare che l’agopuntura è utilizzata da 2000 anni anche in campo veterinario.

L'agopuntura ha effetti collaterali?

In genere sono di lieve entità e senza conseguenze, i più frequenti sono piccoli ematomi nella sede di inserzione dell’ago che si risolvono spontaneamente in poco tempo, ma qualora l’agopuntura venga praticata da medici non esperti nella pratica dell’agopuntura possono verificarsi evenienze più gravi.

Chi può praticare l’agopuntura? Come si diventa medico agopuntore?

L’agopuntura agisce attivando meccanismi neuro-endocrini importanti. E’ quindi una terapia seria che va utilizzata con competenza dal medico e di cui il paziente deve essere consapevole.

In base alla sentenza della Corte di Cassazione del 19/07/82 la pratica dell’agopuntura in Italia è riservata esclusivamente dai laureati in Medicina e Chirurgia in quanto è considerata “atto medico”.
Il non medico che pratica l’agopuntura commette quindi il reato di “esercizio abusivo della professione medica” art.348 cod. penale ed è passibile di denuncia penale.

L’agopuntura è un atto medico in quanto come per qualsiasi altra terapia è necessario che sia preceduta da una corretta diagnosi e solo il medico ha gli strumenti e la competenza per formularla.

Negli ultimi 40 anni i medici agopuntori italiani si sono formati presso Istituti di Formazione Privati. La maggior parte di queste Scuole aderisce alla F.I.S.A. (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) www.agopuntura-fisa.it.

Il percorso formativo è riservato solo ai laureati in medicina e chirurgia. L’ Accordo per la Certificazione di Qualità della Formazione in Agopuntura siglato il 7 febbraio 2013 in Conferenza Permanente Stato – Regioni stabilisce una durata di tre anni e un monte di 500 ore (400 ore di teoria, 50 ore di pratica con tutor e 50 ore di pratica clinica). Sono previsti esami per il superamento degli anni di corso e la discussione di una tesi finale.

Molte di queste Scuole organizzano per i loro studenti Master Formativi presso le Università Cinesi.

Solo negli ultimi anni, l’Università italiana ha cominciato a introdurre l’agopuntura nei loro corsi (Corsi di Perfezionamento, Master annuali o biennali).