Come già accade per vari problemi nel campo della ginecologia, l’agopuntura viene sempre più spesso e diffusamente utilizzata anche nei problemi della fertilità, sia maschile che femminile, e affiancata ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita (PMA).
Sebbene la ricerca in questo campo necessiti ancora di approfondimenti, alcuni studi scientifici riportano un’aumentata probabilità di successo della fecondazione in vitro (FIVET) quando a quest’ultima vengano affiancate due sedute di agopuntura, prima e dopo il transfer embrionale.
Si è dimostrato d’altronde che l’agopuntura è in grado di modificare in meglio l’assetto ormonale, influenzare nella donna l’irrorazione sanguigna dell’utero e la sua motilità, oltre che migliorare la qualità e motilità degli spermatozoi nell’uomo.
Un altro vantaggio consiste nel supporto emozionale che l’agopuntura può fornire alla coppia che si appresta a iniziare un percorso che può essere difficile e stressante: infatti è quasi indiscussa la sensazione di rilassamento e maggior stabilità emotiva che le coppie che si sottopongono ad agopuntura riferiscono.
In genere, per massimizzare questi effetti positivi, consiglio alle donne che si sottopongono al ciclo di PMA di iniziare sedute di agopuntura settimanali circa 1-2 mesi prima della procedura.